COME SI COSTRUISCE UN'ANCIA?
È molto importante che le listelle vengano completamente immerse in acqua a temperatura ambiente per almeno un’ora. Le listelle sono pronte per le successive lavorazioni quando restano spontaneamente sul fondo e non tendono più a galleggiare. A parte si prepara il cannello di ottone. Questo deve avere le seguenti misure: apertura inferiore: circolare con Φ = 4 mm apertura superiore: ellittica con Φ maggiore = 3.8 mm e Φ minore = 3.5 mm lunghezza = 25 mm
I tubetti in ottone per oboe costruiti dalla ditta Chiarugi sono adatti a questa lavorazione e vanno tagliati rispettando le seguenti misure: il tubetto originale è lungo 47 mm. Il cannello di ottone va inserito su un’apposita spina la cui conicità e forma siano uguali a quelle interne del cannello appena preparato. La spina non dovrebbe sporgere dalla parte superiore del cannello bensì risultare a filo. La spina è molto utile per la corretta lavorazione dell’ancia fin dalle sue prime fasi perché ci permette di manipolarla agevolmente pur essendo questa un oggetto di piccole dimensioni.
Quando la listella di canna è pronta per la lavorazione (cioè dopo ilbagno di un'ora in acqua), si
traccia un segno a matita in corrispondenza della mezzaria. Si inserisce ora la canna piegata su un apposito attrezzo detto “forma” che servirà per dare
all’ancia la giusta sagoma o profilo.
Per le operazioni che seguiranno è necessario un cordonetto resistente alla trazione (perché la legatura deve essere molto serrata); il nylon è il materiale più indicato.
È molto importante che le listelle vengano completamente immerse in acqua a temperatura ambiente per almeno un’ora. Le listelle sono pronte per le successive lavorazioni quando restano spontaneamente sul fondo e non tendono più a galleggiare. A parte si prepara il cannello di ottone. Questo deve avere le seguenti misure: apertura inferiore: circolare con Φ = 4 mm apertura superiore: ellittica con Φ maggiore = 3.8 mm e Φ minore = 3.5 mm lunghezza = 25 mm
rammelli per oboe |
I tubetti in ottone per oboe costruiti dalla ditta Chiarugi sono adatti a questa lavorazione e vanno tagliati rispettando le seguenti misure: il tubetto originale è lungo 47 mm. Il cannello di ottone va inserito su un’apposita spina la cui conicità e forma siano uguali a quelle interne del cannello appena preparato. La spina non dovrebbe sporgere dalla parte superiore del cannello bensì risultare a filo. La spina è molto utile per la corretta lavorazione dell’ancia fin dalle sue prime fasi perché ci permette di manipolarla agevolmente pur essendo questa un oggetto di piccole dimensioni.
accessori per oboe |
Lavorando con un taglierino a lama intercambiabile, tagliare i bordi laterali della canna seguendo il profilo
della forma dalla punta verso la base.Prima di iniziare la legatura è consigliabile assottigliare ulteriormente la parte inferiore delle
due metà per agevolare la loro curvatura attorno alla base del cannello.
Per le operazioni che seguiranno è necessario un cordonetto resistente alla trazione (perché la legatura deve essere molto serrata); il nylon è il materiale più indicato.
In queste condizioni la lunghezza totale dell’ancia (misurata dalla base del cannello alla punta
della canna) è di circa 44.5-45 mm
Prima di procedere con lo scarto è necessario separare le due lamelle che sono ancora unite nel punto dove erano state piegate all’inizio del procedimento. Per fare questo si appoggia la punta dell’ancia su un ceppo in ebano e si esercita una decisa pressione con il coltello da scarto a una distanza di 45 mm dal fondo. |
Inizia così la lavorazione, ovvero lo scarto
dell’ancia.
Questa operazione ha lo scopo di fornire un profilo di spessore alle due lamelle
vibranti che consenta loro di produrre il suono desiderato. In pratica si
tratta di ridurre lo spessore della canna in determinate aree della sua superficie.
Per eseguire questo lavoro
si usa il coltello da scarto
ben affilato. Il coltello da
scarto deve avere la lama
a sezione triangolare e il
manico molto leggero.
Lo scarto si esegue appoggiando la lama del coltello alla zona dove lo spessore va ridotto e
strisciandola verso la punta dell’ancia.
Con il pollice della mano che
impugna l’insieme spina-ancia si
fornisce alla lama il fulcro dove
questa appoggia.
Il pollice non deve esercitare
pressione sulla lama ma deve solo
fungere da appoggio. Il lavoro lo
deve effettuare la mano che
manovra la lama del coltello durante le operazioni di scarto e la canna deve essere sempre bagnata.
Suddividendo la superficie delle lamelle in 4 parti si può assegnare a ciascuna di esse un significato particolare nella lavorazione di “scarto”: la parte centrale costituisce il corpo dell’ancia e ha lo scopo di opporre una
Suddividendo la superficie delle lamelle in 4 parti si può assegnare a ciascuna di esse un significato particolare nella lavorazione di “scarto”: la parte centrale costituisce il corpo dell’ancia e ha lo scopo di opporre una
sufficiente rigidità meccanica nei
confronti della pressione alla quale viene sottoposta
l’ancia. Quest’area deve essere lavorata il meno
possibile. Le parti laterali influenzano maggiormente le tonalità basse e medie, quindi
assottigliare questa parte migliorerà il comportamento
alle medie e basse frequenze. La parte in corrispondenza della punta ha influenza sulle frequenze più alte.
Questa area può essere lavorata per migliorare la risposta
dell’ancia alle alte frequenze, oppure può essere tagliata
per alzare la frequenza delle note più alte.
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